SOPRANNOMI DEI PAESI SALENTINI(SURANO)

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sarmenula
view post Posted on 19/6/2010, 14:27




SURANO

CIUCCI



Gli abitanti di Surano venivano chiamati <<ciucci>> (asini), soprannome che trova la giustificazione nell’immancabile aneddoto al veleno diffuso dai soliti vicini. Un contadino di Surano, dunque, ogni giorno, tornando dalla campagna in groppa al proprio asino, passava vicino ad una chiesa. Passa e ripassa, l’asino si accorse che sul campanile cresceva rigoglioso uno <<zzangùne>>(erba commestibile che cresce spontanea in terreni non molto umidi: in italiano si chiama sonco, dal termine scientifico <<sonchus oleraceus>>) e desideroso di mangiarlo, ogni volta che arrivava nei pressi cominciava a ragliare e a torcere la testa, rivolgendola verso l’alto in direzione dell’agognata verdura.
Per il contadino era un vero tormento vedere il suo fedele compagna smaniare in quel modo, ma intanto non riusciva a trovare il modo di farlo salire fin lassù e fargli mangiare l’oggetto di tanto desiderio.
Pensa e ripensa, gli venne un’idea che, sembrandogli quella giusta, cercò subito di mettere in pratica. Prese così una lunga fune e la legò al collo dell’animale; poi salì in cima al campanile cominciò a tirare. Lo sforzo naturalmente era enorme, ma il contadino tirava con quanta forza aveva in corpo incoraggiato dal fatto che man mano che tirava aveva l’impressione che la bestia ridesse a bocca aperta, per la gioia -credeva- di poter finalmente mangiare il sospirato <<zzangùne>>. Ma quando l’sino giunse vicino alla meta, il contadino si accorse che era morto soffocato e, in uno slancio di supremo dolore, lasciò la fune e sì buttò per abbracciarlo, precipitando giù con esso sul selciato dove si sfracellò.
Dall’aneddoto all’appellativo ingiurioso <<ciucci>>, il passo fu breve. M a, sarcasmo a parte, l’asino ha avuto un posto di prim’ordine a Surano. Gli abitanti, infatti, essendo il paese ad economia prettamente agricola, in tempi in non esisteva ancora l’impiego dei mezzi meccanici, facevano largo uso dell’asino, sia come mezzo di trasporto sia come animale da lavoro in campagna. Esso era utilizzato per far girare le pietre della macina, per legare l’aratro, per trasportare legna ed ogni altro fardello.
In ogni casa perciò vi era immancabilmente un asino, compagno di vita e di lavoro: anche da questa usanza nacque l’epiteto <<ciucci>> che gli abitanti di Surano dovettero sopportare.


FONTE: inserto Quotidiano agenda di Babbarabbà
 
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